Lorenzo Spano: Conosco dal 2015 il manager di JJ, con il quale ho collaborato alla Major PIAS. Grazie a un buon successo ricevuto da quel singolo originale, siamo sempre rimasti in contatto, è un professionista e una persona che rispetto molto. Grazie al suo lavoro ho ottenuto due remix e sono entrato anche nella Billboard Dance Chart Top 20 nel 2016.
Raccontateci la genesi di "The King"
Lorenzo Spano: Io e Markyno collaboriamo da circa un anno e produciamo molta musica. Abbiamo mischiato le nostre idee in un nuovo progetto, fatto qualche modifica per un'idea embrionale che ci trovava entrambi d'accordo e l'abbiamo chiusa. Poi io ho pensato alla versione radio, mi dà sempre gusto pensare alle Edit. Il titolo è farina del mio sacco, e soprattutto ho pensato fosse perfetta per Adesso Music.
Avete alle spalle numerose produzioni con label dance internazionali, a quali siete più legati e perchè?
Lorenzo Spano: Io sono legatissimo a Ocean Trax che è l'etichetta discografica dove sono nato come dj, produttore e label manager, Nervous perché oltre ad essere una label modello, è stata la prima internazionale a credere in me. E Defected perché era un obiettivo da sempre e ce l'ho fatta al secondo colpo con un po' di fortuna.
Markyno: Senza altro lo sono state le prime produzioni e collaborazioni degli anni '90 su vinile, sono quelle che mi danno piu soddisfazione tutt'oggi.
Come vedete la scena clubbing italiana, cosa c'è da migliorare secondo voi per emergere?
Lorenzo Spano: La scena clubbing italiana non vive un periodo felice. Vedo discoteche fantasma, che non fanno clubbing, ma offrono un altro servizio. Discoteche enormi che se non programmano lo special Guest internazionale (e non fanno pagare 60 euro l'ingresso) non rientrano dei costi, e non fanno neanche sold out. Dovremmo ritornare culturalmente all'essenza del club, a Firenze io ne ho fatti tanti negli anni scorsi. Per me è Club quando fai ballare 400 persone in 100 mq, tutte le settimane. Quando la gente viene per la musica, per ballare, per condividere, per il DJ Resident. E di club così dovrebbero essercene in ogni città, con l'intendo di educare i giovani alla musica da ballo. Ci sono poche realtà in Italia a differenza per esempio del Regno Unito e Germania.
Markyno: Essendo sulla scena da molti anni (ho iniziato a frequentare le prime disco nel 1986 e nel '90 da dj professionista) posso dire che ormai in Italia il clubbing vero e proprio non esiste più, a parte poche realtà che a fatica cercano di resistere. Ormai sia la ricerca di qualcosa di nuovo, intendo dalla musica allo stylist, quella continua voglia di qualcosa di nuovo che lo teneva in vita, non c'è più. La scena clubbing è stata un po' abbandonata da tutti e si vedono spesso realtà simili che non hanno quella originalità tipica del club.
C'è un produttore internazionale con cui vorreste collaborare? E tra gli italiani?
Lorenzo Spano: Io vorrei collaborare con tantissimi, ammiro molti artisti e colleghi internazionali, ma se dovessi sceglierne uno direi Louie Vega, perché è bravo a fare tutto. E tra gli italiani in questo momento vedo bene Marco Lys.
La vostra Top 5 di tutti i tempi
Lorenzo Spano:
Kings Of Tomorrow feat. Julie McKnight - Finally
Candi Staton - Hallelujah Anyway
Cerrone - Je Suis Music
Octave One - Black Water
Soul Central - Strings of Life
Markyno:
Jaydee - Plastic Dreams
Todd Terry - Keep On Jumpin'
Praise Cats - Shined On Me (Bini & Martini Vocal Mix)
Age Of Love - The Age Of Love (Jam & Spoon mix)
Robert Miles - Children (Dream Version)
Dopo The King cosa avete in pentola? Ci sono già altre uscite discografiche a cui state lavorando (anche separatamente)?
Lorenzo Spano: Abbiamo un sacco di materiale da pubblicare, dalla Tech House, House all'Afro House. Releases su GoDeeva, Jackies e torneremo presto con un Remix su Adesso Music.
Nightguide è molto attento alla scena dei club. C'è un aneddoto legato a un club italiano o internazionale, del presente o del passato e con voi in consolle, e che ricordate con affetto?
Lorenzo Spano: Due aneddoti. In Italia, quest'estate dopo la serata del 10 agosto in Sardegna, ho perso l'aereo per Barcellona mentre ero già in aeroporto in Costa Smeralda, solo perché mi sono messo a parlare con una ragazza di una bellezza disarmante! E in Spagna, alle Canarie, al Papagayo Beach Club. Arrivo a notte fonda verso l'1:30 con il mio migliore amico. All'ingresso due persone della sicurezza ci scortano dietro la consolle (il mio set era fissato per le 2). Arrivo in consolle, guardo il locale e lo scopro “murato di gente”, anche sulla scalinata di passaggio, penso per la curiosità di sapere chi fossi, chi era quel guest dj (dopo mi hanno detto del club pieno con 2500 persone). Ho fatto un set di 2 ore, un pezzo più bello dell'altro, una hit underground dietro l'altra. Dopo un'ora, mi trovo a sorpresa mio padre (64 anni) in consolle alle 3 di notte. A differenza di mia madre, lui non mi aveva mai visto all'opera, e ho continuato a spaccare fino alla fine!